Conservazione pesce fresco: frigo o congelatore?
Qual è il modo migliore per conservare del pesce? Dall’acquisto al consumo, i dettagli importanti.
La conservazione pesce fresco crea piccoli dubbi a molti consumatori. Tali dubbi però potranno esser chiariti attraverso una semplice ma accurata lettura ed azione del prodotto. Il pesce è un alimento molto particolare che richiede importante attenzione nella sua conservazione ed anche consumo. Ma ora cerchiamo di chiarire questi dilemmi: Come conservare il pesce? Come e quando congelarlo e scongelarlo? Quanto dura un pesce congelato e come consumare del pesce crudo?
Conservazione pesce fresco: frigo o congelatore?
Senza ulteriori indugi cerchiamo di comprendere, non tanto come questo pesce debba esser consumato post vendita, ma come debba esser mantenuto o meglio conservato. Conservazione pesce fresco: frigo o congelatore? A questa domanda esiste una sola e chiara risposta. Se il pesce verrà consumato entro e non oltre le 24 ore, allora può esser tenuto in frigorifero fino alla cottura dello stesso, ma se il pesce dovesse esser consumato dopo le 24 ore allora dovrà esser congelato!
Come sappiamo il pesce, di suo, tende a puzzare dopo poco, se dovessimo conservare lo stesso il un frigo, che a livello di temperatura non è estremamente bassa, allora avremmo dopo poco una forte puzza in giro per casa. Il suo consumo da lì a poco cambia decisamente le cose.
Appurato questo, anche la conservazione, che sia per poche ore, o un bel po’ di giorni, deve esser fatta in maniera esemplare. Per una conservazione pesce fresco ottimale dovremmo inserire l’alimento in appositi sacchetti o contenitori che possa garantire al pesce tutta la sicurezza per la sua continua freschezza. Quindi mai poggiare il pesce su un piatto e riporlo nel congelatore, ma ciò può avvenire solo se venisse riposto il frigo per quelle poche ore. Il sacchetto o contenitore deve essere ben sigillato senza tracce di aria.
Per quanto riguarda invece la durata di tempo della conservazione pesce fresco, questa varia a seconda della specie del pesce. Pesci come salmone, sgombro, tonno, che sono della classifica dei pesci grassi, hanno una conservazione massima più breve che arriva massimo ai 3 mesi, invece pesci come orata, merluzzo e sogliola, che sono comunque pesci più magri possono toccare tranquillamente la soglia dei 6 mesi. Mentre congelare pesce fresco come calamari, gamberi e simili può avere una durata che varia dai 3 ai 4 mesi.
Nota importante, molti pesci, se non quasi tutti, posso esser puliti e sviscerati prima della congelazione, cosa importante però è non lasciare tracce di acqua all’interno dei sacchetti per evitare congelamento eccessivo con troppo ghiaccio.
Dalla conservazione al consumo
Da come è stato possibile notare, il pesce ha una durata, seppur congelato, alquanto variabile e per non rischiare intossicazioni o di buttare lo stesso alimento dopo scongelato è meglio assicurarsi che non siano trascorsi troppi mesi dal suo deposito il congelatore. Per quanto la conservazione pesce fresco debba esser corretta ed attenta, dovremmo riporre la stessa attenzione anche nel consumo, non tanto per quanto riguarda il suo consumo cotto, ma crudo.
Un pesce congelato, in casa, non è un pesce sicuro da consumare come crudo, contrariamente da cotto non crea alcun problema. Quindi, per gli amanti del sushi o in generale del pesce crudo, prima di adoperarvi, ricordate che questo deve esser fresco!
Per ciò che riguarda invece la cottura del pesce, anche se questo è stato tenuto per mesi in un congelatore, non cambia il metodo di cottura. C’è però da precisare che prima dii esser cotto deve subire una fase di scongelamento totale.
Che sia fresco o congelato, il pesce deve esser sempre ben tenuto per un consumo sicuro.
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